A29 Energy to build 31 Ott 2025

Conto Termico 3.0 per la Pubblica Amministrazione: novità, tempistiche e opportunità

Il nuovo Conto Termico 3.0 rappresenta uno “strumento strategico per la decarbonizzazione e il risparmio energetico”, come da definizione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Si tratta di nuovo strumento di incentivazione varato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con decreto del 4 agosto 2025, successivamente approvato in Conferenza Unificata il 5 agosto.

Grazie a questo meccanismo vengono potenziati gli incentivi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili negli edifici, rendendo l’accesso più agevole e ampliando il perimetro dei beneficiari. Per le Pubbliche Amministrazioni, il Conto Termico 3.0 offre contributi fino al 100% delle spese ammissibili, procedure più snelle e nuove categorie di intervento.

Le Pubbliche Amministrazioni non devono sostenere alcun esborso economico diretto: il meccanismo del Conto Termico 3.0 copre interamente l’investimento, permettendo di realizzare gli interventi senza anticipazioni di spesa. Inoltre, l’incentivo è cumulabile con altri strumenti di finanziamento, compresi i bandi del PNRR, offrendo così la possibilità di
integrare diverse fonti di sostegno economico e ampliare l’impatto dei progetti di efficientamento.

A29 Energy to build, specializzata in soluzioni di efficientamento energetico, supporta gli enti pubblici nella progettazione, realizzazione e gestione completa delle pratiche GSE (Gestore dei Servizi Energetici), garantendo l’accesso ottimale agli incentivi del Conto Termico 3.0 per la Pubblica Amministrazione. Entriamo nel dettaglio.

Quali novità introduce il Conto Termico 3.0 per le pubbliche amministrazioni?

Il nuovo Conto Termico aggiorna il quadro normativo e operativo rendendo più ampio il perimetro degli interventi ammessi e più chiari i meccanismi di accesso per gli enti pubblici. Tra le modifiche più rilevanti figura l’ampliamento delle tipologie di soggetti riconosciuti come Pubbliche Amministrazioni, con il riconoscimento di alcune realtà ora esplicitamente incluse fra i beneficiari, e la possibilità di prenotare l’incentivo prima dell’esecuzione dell’intervento, soluzione che facilita la programmazione degli investimenti pubblici.

Il meccanismo è finanziato con una dotazione complessiva annuale pari a 900 milioni di euro, di cui una quota riservata alle amministrazioni pubbliche che rafforza la priorità data agli enti locali e agli organismi pubblici nella transizione energetica. Le regole applicative aggiornate dall’atto ministeriale definiscono inoltre limiti, massimali e modalità di erogazione più coerenti con l’evoluzione tecnologica e i prezzi di mercato.

Quali interventi possono finanziare le pubbliche amministrazioni e con quali incentivi?

Le PA possono presentare diversi progetti, tra cui:

  • migliorare l’isolamento termico dell’involucro edilizio;
  • sostituire generatori obsoleti con sistemi ad alta efficienza come le pompe di calore;
  • installare collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • in casi previsti dalla normativa, realizzare impianti di produzione elettrica connessi all’efficientamento termico.

Il decreto, inoltre, rende possibile l’incentivazione di soluzioni integrate, per esempio l’abbinamento di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici qualora siano realizzati congiuntamente alla sostituzione del sistema termico.

Per quanto riguarda l’intensità dell’aiuto, il GSE indica che la regola ordinaria prevede una copertura del contributo fino a una quota rilevante delle spese ammissibili, con la possibilità di estendere la copertura fino al 100% per interventi su edifici pubblici collocati in comuni con popolazione ridotta o su scuole e strutture sanitarie pubbliche, secondo i criteri stabiliti dal decreto.
L’impostazione normativa punta a sostenere progetti che aumentino il livello di integrazione tra produzione e uso dell’energia nell’edificio pubblico, per massimizzare il beneficio in termini di decarbonizzazione e risparmio operativo.

Quali sono i massimali di spesa per le PA e i tempi di erogazione degli incentivi?

I massimali di spesa specifici previsti dal MASE per ciascuna tipologia di intervento sono definiti sia in termini assoluti che unitari (ad esempio €/m² o €/kW), aggiornati ai valori di mercato.

In generale, i contributi non possono superare i limiti stabiliti negli allegati tecnici del decreto, ma le PA beneficiano di una copertura finanziaria prioritaria rispetto ai soggetti privati.

L’erogazione degli incentivi avviene tramite il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) con tempistiche più snelle rispetto al passato:

  • entro 60 giorni dalla validazione della domanda, per gli interventi a saldo unico;
  • oppure, in rate annuali costanti (fino a 5 anni), per progetti di importo più elevato.

Il plafond complessivo destinato al Conto Termico 3.0 per la Pubblica Amministrazione ammonta a 400 milioni di euro annui, garantendo ampie risorse per le amministrazioni che scelgono di investire in efficienza e sostenibilità.

Quali requisiti e documenti devono preparare le pubbliche amministrazioni per accedere al Conto Termico 3.0? 

Per accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0, l’ente pubblico deve seguire la procedura prevista dal GSE, compilando la scheda-domanda sul PortalTermico. La pratica richiede la compilazione della documentazione tecnica che descriva l’intervento e dimostri la sua conformità ai requisiti normativi, nonché le prove di spesa e di pagamento. I principali requisiti e documenti richiesti sono:

  • Diagnosi energetica dell’edificio o dell’impianto esistente;
  • Progetto tecnico dell’intervento e relazione energetica;
  • Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post-intervento;
  • Fatture e quietanze di pagamento;

Le PA possono accedere agli incentivi tramite due modalità:

  • Accesso diretto (entro 90 giorni dal completamento dei lavori);
  • Prenotazione dell’incentivo, particolarmente utile per interventi complessi o realizzati tramite ESCO (Energy Service Company).

A29 Energy to build affianca le pubbliche amministrazioni in ogni fase del processo: dalla progettazione energetica alla compilazione delle pratiche GSE, assicurando conformità normativa e massima valorizzazione dell’incentivo disponibile

Conclusione

Il Conto Termico 3.0 per la Pubblica Amministrazione rappresenta oggi una leva strategica per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e per la transizione verso edifici a emissioni quasi zero. Grazie ai nuovi incentivi e alla digitalizzazione delle procedure, le PA possono finalmente pianificare interventi sostenibili con coperture fino al 100% delle spese.

A29 Energy to build è il partner ideale per accompagnare enti locali, scuole, ospedali e amministrazioni centrali in questo percorso di innovazione, grazie all’esperienza, le competenze tecniche e il supporto operativo e personalizzato.

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